Gli Studenti Tornano nel Campo degli Olivi per l’Olio da Primato

Gli studenti dell’Istituto Agrario Stefani Bentegodi di San Floriano escono dall’aula e tornano nell’uliveto. Tra cultura e coltura, tra teoria e pratica, la formazione dei giovani agronomi passa dal campo. Finita la raccolta delle olive, per gli studenti è tempo di entrare al frantoio, nell’ambito dell’attività didattica «Progetto Olivo dell’agrario». Un olio che lo scorso anno è risultato secondo solo a quello pugliese di Locorotondo, al concorso nazionale Diploma d’Argento promosso dall’associazione Pandolea con la rete degli Istituti Agrari italiani e patrocinato dalla rivista Gambero Rosso.

«Il successo dello scorso anno», dice il docente responsabile del progetto, Luigi Trespidi, «testimonia la profonda vocazione della zona collinare e pedemontana della provincia a produrre olio di qualità ottenuto direttamente dalla molitura delle olive, senza aggiunta di null’altro». Niente a che vedere con l’extravergine che troviamo sugli scaffali a prezzi bassi.

«L’obiettivo fondamentale del Progetto Olivo è diffondere maggiore conoscenza della coltura a studenti, genitori e consumatori. È missione dell’istituto recuperare la coltivazione dell’olivo, così fondamentale perché contribuisce ad aumentare e conservare la biodiversità, in un momento in cui si pensa solo a mettere a dimora vigneti a scapito di colture con minor impatto ambientale». Le varietà di olive raccolte dagli studenti e pronte per la frangitura sono quelle degli oli certificati del veronese, Dop Garda (Frantoio e Leccino) e Dop Veneto Valpolicella (Grignano e Favarol), maturate sulle 150 piante, tra le quali molte secolari, di proprietà del Comune di San Pietro in Cariano che partecipa al progetto. «Un progetto che si basa sull’alternanza scuola lavoro, voluto dall’ufficio Ambiente del Comune», spiega il consigliere delegato Giuseppe Poiesi. «Gli studenti, curando i 150 olivi, tra giovani e secolari, alcuni in pessime condizioni, si sono mostrati protagonisti e consapevoli. Nel 2016 sono stati ottenuti i primi ottimi risultati: grande raccolta ed olio eccellente. Quest’anno la produzione è minore ma ottima: i 60 litri di olio prodotti saranno messi in bottiglie da 250 ml, molte già prenotate, valorizzando prodotto e lavoro a beneficio del territorio».

Articolo de L'Arena di Verona 22-11-2017

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